Come conoscere il cane per vivere bene insieme e superare la differenza di specie che rende, in certi momenti, la convivenza tra cani e umani piuttosto complessa?
Questa complessità può essere fonte di grande ricchezza solo se viene affrontata con un atteggiamento di profonda apertura mentale e di curiosità.
Se ci limitiamo a cercare un modo per risolvere un comportamento del cane che ci crea disagio ci perdiamo l’occasione di conoscere il mondo in cui quel comportamento trova invece una collocazione sensata: il mondo del cane.
Un oggetto rotto o un soggetto incompreso?
Voler “aggiustare” senza desiderare conoscere crea un’incomprensione che si concretizza in distanza, frustrazione, opportunità non realizzate.
Siamo due specie che nei millenni hanno imparato a vivere insieme, adattandosi l’una all’altra, ritagliandosi spazi e ambiti espressivi spesso complementari.
Ma negli ultimi decenni la strada intrapresa dall’uomo è tale che per il cane è sempre più difficile stargli accanto senza esser costretto rinunciare a se stesso, e probabilmente oggigiorno i vantaggi della convivenza hanno per questo animale un prezzo troppo alto da pagare.
Come possiamo imparare a conoscere il cane per vivere bene insieme?
Cosa possiamo fare, per ridare al cane la dignità che merita, e di cui ha diritto?
Innanzitutto possiamo fare un passo verso di lui, impegnandoci a conoscerlo, a capirlo nell’espressione dei suoi comportamenti di specie e nella realizzazione delle sue attitudini e delle sue vocazioni di individuo. Solo lo studio profondo, la volontà di incontro e il desiderio di vivere nel rispetto reciproco possono guidarci in questo percorso.
5 cose da sapere per costruire un rapporto alla pari:
- LO STUDIO DELL’ETOGRAMMA DEL CANE
- LA STIMA
- IL RISPETTO
- LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE
- LO STILE DI VITA CONDIVISO
Lo studio dell’Etogramma del cane
Per poter fare le scelte migliori per tutti, per l’intero gruppo-famiglia, dobbiamo comprendere cosa significhino per un cane i concetti di spazio, di interazione, di gruppo, di risorsa, di alleanza, di ruolo, di collaborazione, e tanti altri. E poi trovare un modo perché possa vivere queste esperienze ritagliando occasioni di realizzazione, pur nella realtà di un mondo che gravita esclusivamente intorno alle necessità umane.
Osserviamo come si comporta, con mente libera da giudizi e pregiudizi.
Leggiamo gli autori più moderni, sempre con spirito critico e volontà di aprirci al suo mondo, assai complesso e articolato perché questo animale riunisce in sé la triplice natura di predatore, di spazzino e di questuante.
Affidiamoci a professionisti in grado di fornirci gli strumenti necessari ad approfondire le nostre conoscenze.
La stima
Accantoniamo l’idea che un cane non sia in grado di prendersi cura di se stesso, e cominciamo a considerarlo invece un individuo che diventa adulto, che matura attraverso le sue esperienze e grazie ai modelli che la vita gli consente di conoscere. E’ importante avere stima del cane con cui viviamo, ma non per la sua obbedienza, quanto piuttosto perché è in grado di decidere insieme a noi il modo di stare insieme.essari ad approfondire le nostre conoscenze.
Il rispetto
Essere diverso, abbiamo visto, non significa essere inferiore: per questo motivo i diritti del cane hanno lo stesso valore dei diritti dell’uomo, ma soltanto comprendendoli a fondo potremo imparare a rispettarli, e a trovare il modo affinchè si integrino con i nostri.
La libertà di espressione
Il cane è una specie predisposta a vivere nel nostro mondo, per questo non è affatto impossibile che riesca ad esprimere appieno la propria personalità anche in un ambiente fortemente antropizzato. E’ necessario però, perché questo accada, che siano chiare le regole da rispettare e che sia altrettanto chiaro quali sono le sue condizioni.
Lo stile di vita condiviso
E una volta acquisite le conoscenze necessarie per cominciare a capirsi, non sarà difficile dare sfogo alla propria immaginazione, mettersi nei panni del cane, provare a comprendere ciò che pensa e che desidera, ma soprattutto stare in ascolto di quanto ci racconta, ci chiede, ci propone di fare, affinchè la parola “convivenza” non resti un concetto vuoto e convenzionale, ma si riempia del vero significato di amicizia, complicità, interesse condiviso.